Felice connubio culturale di musica e storia, venerdì 11 dicembre, nel castello medioevale della Castelluccia, quasi nascosto nell'hinterland tra La Giustiniana e La Storta. Infatti, il terzo concerto della stagione musicale organizzato dall'Amal (Accademia Musicale dell'Alto Lazio) è stato preceduto da un'interessante mostra fotografica di storia locale, "Il castello, il territorio e le sue genti", allestita dallo scrittore Enzo Abbati, autore della preziosa collana di volumi sul territorio a nord di Roma, "Ponte Milvio, fuori porta", che ha poi tenuto un'applaudita conferenza sulle vicende e le leggende che hanno caratterizzato nei secoli la tenuta della Castelluccia e il suo castello.
Introdotto dal Presidente dell'Amal, che ha rievocato l'attività ultraventennale dell'Accademia, il concerto ha avuto ad interpreti due maestri di assoluta eccellenza. Konstantin Bogino, Direttore artistico dell'Accademia dal prestigioso curriculum internazionale, ha interpretato da par suo al pianoforte la poesia di due Notturni (op. 15, n.1 e op. 27, n. 1) e i turbamenti di due Studi (op. 25, nn. 1, 12) di F. Chopin. Ilya Grubert, la cui caratura è data dai primi premi ai Concorsi Sibelius di Helsinki, Paganini di Genova e Tchaikovsky di Mosca, si è prodotto, con il suo violino Guarnieri del 1740 appartenuto al celebre violinista Wieniawski, nelle melodie e nei virtuosismi tecnici della Sonata n. 3 in re minore di E. Ysaye. In duo hanno poi deliziato il pubblico della grande sala gremita in ogni ordine di posti con il brano Légende di H. Wieniawsky e con la Sonata Arpeggione in la minore di F. Schubert riportando tra i lunghi applausi uno strepitoso successo.
Dante Marini
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