domenica 22 ottobre 2017

I LIBRI TATTILI CHE TOCCANO IL CUORE DEL CARCERE










Hanno conquistato la menzione speciale Libro del cuore del premio «Tocca a te». È il riconoscimento del lavoro svolto da ventuno detenuti del carcere di alta sicurezza di Badu 'e Carros a Nuoro in Sardegna. I tre libri tattili che avevano presentato al concorso organizzato dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, dalla Fondazione Robert Hollman e dall'Istituto per sordomuti e ciechi «Serafico» di Assisi hanno «vinto» e convinto.

Tre opere speciali come raccontano la bibliotecaria, Daniela Pomata, 54 anni, e l'insegnante Cristina Berardi, 56 anni. Un'esperienza forte: «Entrare in un carcere di massima sicurezza ci ha fatto vedere un mondo escluso – racconta Daniela – un mondo di sofferenza in cui le persone che abbiamo incontrato ci hanno mostrato grande rispetto e motivazione per il lavoro proposto».

Il progetto è nato mescolando la passione per i libri per l'infanzia e l'esperienza all'interno del carcere come volontarie. La sua realizzazione, all'inizio, non era stata così scontata. L'accesso dei vari materiali necessari alla realizzazione dei libri tattili illustrati all'interno di questa struttura carceraria di massima sicurezza è infatti difficile. Molti oggetti da introdurre non erano consentiti E settimanalmente Daniela e Cristina hanno dovuto presentare l'elenco degli oggetti e dei materiali da introdurre perché fossero autorizzati.

«Dopo avere ascoltato, letture e presentazioni di una selezione di libri – raccontano – per conoscere storie, strutture, formati, tipologie di rilegature di libri illustrati e tattili, i detenuti – un gruppo maschile eterogeneo per età (da 20 a 60 anni), per cultura, provenienza sociale ed etnica – hanno deciso quali storie da realizzare». E sono nati «Gli animali della savana» che attraverso l'uso dei più svariati materiali, rappresenta nove animali della savana e le loro impronte; «La giornata di Mario», la vita di un bimbo da quando si sveglia la mattina fino alla notte quando va a dormire; e «L'Italia e le sue 20 regioni» che rappresenta le regioni d'Italia realizzate in compensato.

Il perché? «La lettura è un diritto di tutti – spiegano le organizzatrici – e in questo caso anche un modo per abbattere barriere e creare legami con fili invisibili tra persone con vite completamente diverse». La risposta dei detenuti? «In questo mondo di esclusione che è il carcere, le persone con cui abbiamo lavorato, ci hanno mostrato grande riconoscenza, rispetto, motivazione a fare per riscattarsi e poter restituire qualcosa all'esterno, nello specifico donare ai bambini ciechi un'opportunità di vedere il mondo».

E come un seme piantato in terra fertile da questa iniziativa ne stanno nascendo altre. La prima idea è quella di riproporre e replicare la creazione di un laboratorio stabile dove, in collaborazione con la Federazione Nazionale degli Istituti pro Ciechi, per la realizzazione dei libri tattili illustrati in braille. La seconda porta la firma della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi Onlus ed è realizzato grazie contributo della Fondazione Cariplo. Verrà presentato venerdì 17 novembre, all'interno della programma di Bookcity 2017, alle ore 11.00 nella Sala Barozzi dell'Istituto dei Ciechi di Milano. Due libri scelti tra i vincitori delle passate edizioni del Concorso Nazionale «Tocca a te» sono stati prodotti in 400 copie cadauno e verranno distribuiti gratuitamente ad altrettante istituzioni che operano alla promozione della lettura e dell'integrazione sociale e scolastica di bambini con differenti abilità di lettura.

di Simone Fanti @simfanti  




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